La Bibbia

Genesi 39

Genesi

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Capitolo 40

1


 

  Dopo queste cose il coppiere del re d'Egitto e il panettiere offesero il loro padrone, il re d'Egitto.  

 

 

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2


 

  Il faraone si adirò contro i suoi due eunuchi, contro il capo dei coppieri e contro il capo dei panettieri,  

 

 

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3


 

  e li fece mettere in carcere nella casa del comandante delle guardie, nella prigione dove Giuseppe era detenuto.  

 

 

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4


 

  Il comandante delle guardie assegnò loro Giuseppe, perché li servisse. Così essi restarono nel carcere per un certo tempo.  

 

 

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5


 

  Ora, in una medesima notte, il coppiere e il panettiere del re d'Egitto, che erano detenuti nella prigione, ebbero tutti e due un sogno, ciascuno il suo sogno, che aveva un significato particolare.  

 

 

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6


 

  Alla mattina Giuseppe venne da loro e vide che erano afflitti.  

 

 

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7


 

  Allora interrogò gli eunuchi del faraone che erano con lui in carcere nella casa del suo padrone e disse: «Perché quest'oggi avete la faccia così triste?».  

 

 

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8


 

  Gli dissero: «Abbiamo fatto un sogno e non c'è chi lo interpreti». Giuseppe disse loro: «Non è forse Dio che ha in suo potere le interpretazioni? Raccontatemi dunque».  

 

 

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9


 

  Allora il capo dei coppieri raccontò il suo sogno a Giuseppe e gli disse: «Nel mio sogno, ecco mi stava davanti una vite,  

 

 

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10


 

  sulla quale erano tre tralci; non appena essa cominciò a germogliare, apparvero i fiori e i suoi grappoli maturarono gli acini.  

 

 

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11


 

  Io avevo in mano il calice del faraone; presi gli acini, li spremetti nella coppa del faraone e diedi la coppa in mano al faraone».  

 

 

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12


 

  Giuseppe gli disse: «Eccone la spiegazione: i tre tralci sono tre giorni.  

 

 

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13


 

  Fra tre giorni il faraone solleverà la tua testa e ti restituirà nella tua carica e tu porgerai il calice al faraone, secondo la consuetudine di prima, quando eri suo coppiere.  

 

 

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14


 

  Ma se, quando sarai felice, ti vorrai ricordare che io sono stato con te, fammi questo favore: parla di me al faraone e fammi uscire da questa casa.  

 

 

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15


 

  Perché io sono stato portato via ingiustamente dal paese degli Ebrei e anche qui non ho fatto nulla perché mi mettessero in questo sotterraneo».  

 

 

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16


 

  Allora il capo dei panettieri, vedendo che aveva dato un'interpretazione favorevole, disse a Giuseppe: «Quanto a me, nel mio sogno mi stavano sulla testa tre canestri di pane bianco  

 

 

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17


 

  e nel canestro che stava di sopra era ogni sorta di cibi per il faraone, quali si preparano dai panettieri. Ma gli uccelli li mangiavano dal canestro che avevo sulla testa».  

 

 

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18


 

  Giuseppe rispose e disse: «Questa è la spiegazione: i tre canestri sono tre giorni.  

 

 

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19


 

  Fra tre giorni il faraone solleverà la tua testa e ti impiccherà ad un palo e gli uccelli ti mangeranno la carne addosso».  

 

 

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20


 

  Appunto al terzo giorno - era il giorno natalizio del faraone - egli fece un banchetto a tutti i suoi ministri e allora sollevò la testa del capo dei coppieri e la testa del capo dei panettieri in mezzo ai suoi ministri.  

 

 

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21


 

  Restituì il capo dei coppieri al suo ufficio di coppiere, perché porgesse la coppa al faraone,  

 

 

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22


 

  e invece impiccò il capo dei panettieri, secondo l'interpretazione che Giuseppe aveva loro data.  

 

 

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23


 

  Ma il capo dei coppieri non si ricordò di Giuseppe e lo dimenticò.  

 

 

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Genesi 41

 

 

 

 

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