La Bibbia

Ezechiele 32

Ezechiele

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Capitolo 33

1


 

  Mi fu rivolta questa parola del Signore:  

 

 

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2


 

  «Figlio dell'uomo, parla ai figli del tuo popolo e dì loro: Se mando la spada contro un paese e il popolo di quella terra prende un uomo del suo territorio e lo pone quale sentinella,  

 

 

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3


 

  e questa, vedendo sopraggiungere la spada sul paese, suona la tromba e dà l'allarme al popolo:  

 

 

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4


 

  se colui che ben sente il suono della tromba non ci bada e la spada giunge e lo sorprende, egli dovrà a se stesso la propria rovina.  

 

 

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5


 

  Aveva udito il suono della tromba, ma non ci ha badato: sarà responsabile della sua rovina; se ci avesse badato, si sarebbe salvato.  

 

 

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6


 

  Se invece la sentinella vede giunger la spada e non suona la tromba e il popolo non è avvertito e la spada giunge e sorprende qualcuno, questi sarà sorpreso per la sua iniquità: ma della sua morte domanderò conto alla sentinella.  

 

 

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7


 

  O figlio dell'uomo, io ti ho costituito sentinella per gli Israeliti; ascolterai una parola dalla mia bocca e tu li avvertirai da parte mia.  

 

 

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8


 

  Se io dico all'empio: Empio tu morirai, e tu non parli per distoglier l'empio dalla sua condotta, egli, l'empio, morirà per la sua iniquità; ma della sua morte chiederò conto a te.  

 

 

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9


 

  Ma se tu avrai ammonito l'empio della sua condotta perché si converta ed egli non si converte, egli morirà per la sua iniquità. Tu invece sarai salvo.  

 

 

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10


 

  Tu, figlio dell'uomo, annunzia agli Israeliti: Voi dite: I nostri delitti e i nostri peccati sono sopra di noi e in essi noi ci consumiamo! In che modo potremo vivere?  

 

 

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11


 

  Dì loro: Com'è vero ch'io vivo - oracolo del Signore Dio - io non godo della morte dell'empio, ma che l'empio desista dalla sua condotta e viva. Convertitevi dalla vostra condotta perversa! Perché volete perire, o Israeliti?  

 

 

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12


 

  Figlio dell'uomo, dì ancora ai figli del tuo popolo: La giustizia del giusto non lo salva se pecca, e l'empio non cade per la sua iniquità se desiste dall'iniquità, come il giusto non potrà vivere per la sua giustizia se pecca.  

 

 

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13


 

  Se io dico al giusto: Vivrai, ed egli, confidando sulla sua giustizia commette l'iniquità, nessuna delle sue azioni buone sarà più ricordata e morirà nella malvagità che egli ha commesso.  

 

 

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14


 

  Se dico all'empio: Morirai, ed egli desiste dalla sua iniquità e compie ciò che è retto e giusto,  

 

 

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15


 

  rende il pegno, restituisce ciò che ha rubato, osserva le leggi della vita, senza commettere il male, egli vivrà e non morirà;  

 

 

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16


 

  nessuno dei peccati che ha commessi sarà più ricordato: egli ha praticato ciò che è retto e giusto e certamente vivrà.  

 

 

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17


 

  Eppure, i figli del tuo popolo vanno dicendo: Il modo di agire del Signore non è retto. E' invece il loro modo di agire che non è retto!  

 

 

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18


 

  Se il giusto desiste dalla giustizia e fa il male, per questo certo morirà.  

 

 

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19


 

  Se l'empio desiste dall'empietà e compie ciò che è retto e giusto, per questo vivrà.  

 

 

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20


 

  Voi andate dicendo: Non è retto il modo di agire del Signore. Giudicherò ciascuno di voi secondo il suo modo di agire, Israeliti».  

 

 

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21


 

  Il cinque del decimo mese dell'anno decimosecondo della nostra deportazione arrivò da me un fuggiasco da Gerusalemme per dirmi: La città è presa.  

 

 

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22


 

  La sera prima dell'arrivo del fuggiasco, la mano del Signore fu su di me e al mattino, quando il fuggiasco giunse, il Signore mi aprì la bocca. La mia bocca dunque si aprì e io non fui più muto.  

 

 

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23


 

  Mi fu rivolta questa parola del Signore:  

 

 

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24


 

  «Figlio dell'uomo, gli abitanti di quelle rovine, nel paese d'Israele, vanno dicendo: Abramo era uno solo ed ebbe in possesso il paese e noi siamo molti: a noi dunque è stato dato in possesso il paese!  

 

 

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25


 

  Perciò dirai loro: Così dice il Signore Dio: Voi mangiate la carne con il sangue, sollevate gli occhi ai vostri idoli, versate il sangue, e vorreste avere in possesso il paese?  

 

 

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26


 

  Voi vi appoggiate sulle vostre spade, compite cose nefande, ognuno di voi disonora la donna del suo prossimo e vorreste avere in possesso il paese?  

 

 

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27


 

  Annunzierai loro: Dice il Signore Dio: Com'è vero ch'io vivo, quelli che stanno fra le rovine periranno di spada; darò in pasto alle belve quelli che sono per la campagna e quelli che sono nelle fortezze e dentro le caverne moriranno di peste.  

 

 

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28


 

  Ridurrò il paese ad una solitudine e a un deserto e l'orgoglio della sua forza cesserà. I monti d'Israele saranno devastati, non ci passerà più nessuno.  

 

 

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29


 

  Sapranno che io sono il Signore quando farò del loro paese una solitudine e un deserto, a causa di tutti gli abomini che hanno commessi.  

 

 

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30


 

  Figlio dell'uomo, i figli del tuo popolo parlano di te lungo le mura e sulle porte delle case e si dicono l'un l'altro: Andiamo a sentire qual è la parola che viene dal Signore.  

 

 

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31


 

  In folla vengono da te, si mettono a sedere davanti a te e ascoltano le tue parole, ma poi non le mettono in pratica, perché si compiacciono di parole, mentre il loro cuore va dietro al guadagno.  

 

 

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32


 

  Ecco, tu sei per loro come una canzone d'amore: bella è la voce e piacevole l'accompagnamento musicale. Essi ascoltano le tue parole, ma non le mettono in pratica.  

 

 

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33


 

  Ma quando ciò avverrà ed ecco avviene, sapranno che c'è un profeta in mezzo a loro».  

 

 

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Ezechiele 34

 

 

 

 

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