La Bibbia

Giovanni 7

Giovanni

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Capitolo 8

1


 

  Gesù si avviò allora verso il monte degli Ulivi.  

 

 

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2


 

  Ma all'alba si recò di nuovo nel tempio e tutto il popolo andava da lui ed egli, sedutosi, li ammaestrava.  

 

 

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3


 

  Allora gli scribi e i farisei gli conducono una donna sorpresa in adulterio e, postala nel mezzo,  

 

 

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4


 

  gli dicono: «Maestro, questa donna è stata sorpresa in flagrante adulterio.  

 

 

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5


 

  Ora Mosè, nella Legge, ci ha comandato di lapidare donne come questa. Tu che ne dici?».  

 

 

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6


 

  Questo dicevano per metterlo alla prova e per avere di che accusarlo. Ma Gesù, chinatosi, si mise a scrivere col dito per terra.  

 

 

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7


 

  E siccome insistevano nell'interrogarlo, alzò il capo e disse loro: «Chi di voi è senza peccato, scagli per primo la pietra contro di lei».  

 

 

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8


 

  E chinatosi di nuovo, scriveva per terra.  

 

 

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9


 

  Ma quelli, udito ciò, se ne andarono uno per uno, cominciando dai più anziani fino agli ultimi. Rimase solo Gesù con la donna là in mezzo.  

 

 

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10


 

  Alzatosi allora Gesù le disse: «Donna, dove sono? Nessuno ti ha condannata?».  

 

 

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11


 

  Ed essa rispose: «Nessuno, Signore». E Gesù le disse: «Neanch'io ti condanno; và e d'ora in poi non peccare più».  

 

 

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12


 

  Di nuovo Gesù parlò loro: «Io sono la luce del mondo; chi segue me, non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita».  

 

 

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13


 

  Gli dissero allora i farisei: «Tu dai testimonianza di te stesso; la tua testimonianza non è vera».  

 

 

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14


 

  Gesù rispose: «Anche se io rendo testimonianza di me stesso, la mia testimonianza è vera, perché so da dove vengo e dove vado. Voi invece non sapete da dove vengo o dove vado.  

 

 

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15


 

  Voi giudicate secondo la carne; io non giudico nessuno.  

 

 

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16


 

  E anche se giudico, il mio giudizio è vero, perché non sono solo, ma io e il Padre che mi ha mandato.  

 

 

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17


 

  Nella vostra Legge sta scritto che la testimonianza di due persone è vera:  

 

 

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18


 

  orbene, sono io che do testimonianza di me stesso, ma anche il Padre, che mi ha mandato, mi dà testimonianza».  

 

 

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19


 

  Gli dissero allora: «Dov'è tuo padre?». Rispose Gesù: «Voi non conoscete né me né il Padre; se conosceste me, conoscereste anche il Padre mio».  

 

 

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20


 

  Queste parole Gesù le pronunziò nel luogo del tesoro mentre insegnava nel tempio. E nessuno lo arrestò, perché non era ancora giunta la sua ora.  

 

 

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21


 

  Di nuovo Gesù disse loro: «Io vado e voi mi cercherete, ma morirete nel vostro peccato. Dove vado io, voi non potete venire».  

 

 

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22


 

  Dicevano allora i Giudei: «Forse si ucciderà, dal momento che dice: Dove vado io, voi non potete venire?».  

 

 

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23


 

  E diceva loro: «Voi siete di quaggiù, io sono di lassù; voi siete di questo mondo, io non sono di questo mondo.  

 

 

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24


 

  Vi ho detto che morirete nei vostri peccati; se infatti non credete che io sono, morirete nei vostri peccati».  

 

 

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25


 

  Gli dissero allora: «Tu chi sei?». Gesù disse loro: «Proprio ciò che vi dico.  

 

 

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26


 

  Avrei molte cose da dire e da giudicare sul vostro conto; ma colui che mi ha mandato è veritiero, ed io dico al mondo le cose che ho udito da lui».  

 

 

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27


 

  Non capirono che egli parlava loro del Padre.  

 

 

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28


 

  Disse allora Gesù: «Quando avrete innalzato il Figlio dell'uomo, allora saprete che Io Sono e non faccio nulla da me stesso, ma come mi ha insegnato il Padre, così io parlo.  

 

 

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29


 

  Colui che mi ha mandato è con me e non mi ha lasciato solo, perché io faccio sempre le cose che gli sono gradite».  

 

 

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30


 

  A queste sue parole, molti credettero in lui.  

 

 

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31


 

  Gesù allora disse a quei Giudei che avevano creduto in lui: «Se rimanete fedeli alla mia parola, sarete davvero miei discepoli;  

 

 

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32


 

  conoscerete la verità e la verità vi farà liberi».  

 

 

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33


 

  Gli risposero: «Noi siamo discendenza di Abramo e non siamo mai stati schiavi di nessuno. Come puoi tu dire: Diventerete liberi?».  

 

 

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34


 

  Gesù rispose: «In verità, in verità vi dico: chiunque commette il peccato è schiavo del peccato.  

 

 

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35


 

  Ora lo schiavo non resta per sempre nella casa, ma il figlio vi resta sempre;  

 

 

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36


 

  se dunque il Figlio vi farà liberi, sarete liberi davvero.  

 

 

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37


 

  So che siete discendenza di Abramo. Ma intanto cercate di uccidermi perché la mia parola non trova posto in voi.  

 

 

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38


 

  Io dico quello che ho visto presso il Padre; anche voi dunque fate quello che avete ascoltato dal padre vostro!».  

 

 

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39


 

  Gli risposero: «Il nostro padre è Abramo». Rispose Gesù: «Se siete figli di Abramo, fate le opere di Abramo!  

 

 

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40


 

  Ora invece cercate di uccidere me, che vi ho detto la verità udita da Dio; questo, Abramo non l'ha fatto.  

 

 

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41


 

  Voi fate le opere del padre vostro». Gli risposero: «Noi non siamo nati da prostituzione, noi abbiamo un solo Padre, Dio!».  

 

 

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42


 

  Disse loro Gesù: «Se Dio fosse vostro Padre, certo mi amereste, perché da Dio sono uscito e vengo; non sono venuto da me stesso, ma lui mi ha mandato.  

 

 

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43


 

  Perché non comprendete il mio linguaggio? Perché non potete dare ascolto alle mie parole,  

 

 

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44


 

  voi che avete per padre il diavolo, e volete compiere i desideri del padre vostro. Egli è stato omicida fin da principio e non ha perseverato nella verità, perché non vi è verità in lui. Quando dice il falso, parla del suo, perché è menzognero e padre della menzogna.  

 

 

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45


 

  A me, invece, voi non credete, perché dico la verità.  

 

 

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46


 

  Chi di voi può convincermi di peccato? Se dico la verità, perché non mi credete?  

 

 

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47


 

  Chi è da Dio ascolta le parole di Dio: per questo voi non le ascoltate, perché non siete da Dio».  

 

 

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48


 

  Gli risposero i Giudei: «Non diciamo con ragione noi che sei un Samaritano e hai un demonio?».  

 

 

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49


 

  Rispose Gesù: «Io non ho un demonio, ma onoro il Padre mio e voi mi disonorate.  

 

 

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50


 

  Io non cerco la mia gloria; vi è chi la cerca e giudica.  

 

 

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51


 

  In verità, in verità vi dico: se uno osserva la mia parola, non vedrà mai la morte».  

 

 

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52


 

  Gli dissero i Giudei: «Ora sappiamo che hai un demonio. Abramo è morto, come anche i profeti, e tu dici: 'Chi osserva la mia parola non conoscerà mai la morte'.  

 

 

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53


 

  Sei tu più grande del nostro padre Abramo, che è morto? Anche i profeti sono morti; chi pretendi di essere?».  

 

 

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54


 

  Rispose Gesù: «Se io glorificassi me stesso, la mia gloria non sarebbe nulla; chi mi glorifica è il Padre mio, del quale voi dite: 'E' nostro Dio!',  

 

 

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55


 

  e non lo conoscete. Io invece lo conosco. E se dicessi che non lo conosco, sarei come voi, un mentitore; ma lo conosco e osservo la sua parola.  

 

 

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56


 

  Abramo, vostro padre, esultò nella speranza di vedere il mio giorno; lo vide e se ne rallegrò».  

 

 

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57


 

  Gli dissero allora i Giudei: «Non hai ancora cinquant'anni e hai visto Abramo?».  

 

 

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58


 

  Rispose loro Gesù: «In verità, in verità vi dico: prima che Abramo fosse, Io Sono».  

 

 

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59


 

  Allora raccolsero pietre per scagliarle contro di lui; ma Gesù si nascose e uscì dal tempio.  

 

 

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Giovanni 9

 

 

 

 

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